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giovedì 14 settembre 2017

Liberi di imparare

Nella maggior parte delle scuole tradizionali si tende a prendere in considerazione soltanto ciò che è misurabile, le capacità e le competenze mentre raramente ci si sofferma a capire se un alunno sta bene con se stesso. Ad esempio, tanti ragazzi tendono ad avere fiducia in sé quando i voti che ricevono sono positivi e a perderla quando sono insufficienti.
Sottovalutare l'importanza che l'autostima ha nello sviluppo di un buon adulto porta, a lungo andare, alla convinzione che uno studente non sia in grado di scegliere ciò che vorrebbe imparare, approfondire o anche semplicemente tralasciare.
Un adulto dotato di una solida autostima è in grado di vivere serenamente anche senza le nozioni e le conoscenze che si dovrebbero imparare a scuola, mentre il ragionamento contrario non funziona. Le scuole democratiche, quindi, propongono e sostengono l'importanza della libertà di scelta nell'apprendimento perché è un passaggio fondamentale per la costruzione dell'autostima.
Oggi si può affermare, sulla base dell'esperienza quasi centenaria maturata dalle scuole libertarie, che l'assenza di imposizioni porta a scoprire una motivazione intrinseca nei ragazzi, talmente forte da spingere ad imparare con gioia e a non scordare più ciò che si è appreso, consentendo di collegare teoria e pratica anche ne quotidiano.
 In una scuola democratica gioco libero, lettura libera e conversazioni libere costituiscono alternative alle lezioni e vanno considerate di pari valore educativo. Si ritiene infatti che esse stimolino i diversi aspetti dell'intelligenza o, meglio, le intelligenze multiple.
L'assenza di obblighi per quanto riguarda l'apprendimento e l'organizzazione del tempo trascorso a scuola non si significa mancanza di regole e di disciplina, tutt'altro.

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