Translate

giovedì 7 settembre 2017

LEON di Luc Besson

Léon è il killer perfetto, completamente immerso nel suo lavoro vive per uccidere e uccide per vivere, nulla turba il suo quotidiano, fatto di piccoli gesti che gli consentono di avere un legame con la realtà, nessun contatto esterno, nessuna confidenza, e soprattutto nessun legame emotivo. Léon lavora su commissione, suo unico contatto con i vari clienti il vecchio amico e mentore Tony, quest’ultimo è molto protettivo verso Leon che conosce da ragazzino e, a cui ha insegnato a fare le pulizie, termine con cui entrambi descrivono il mestiere di killer prezzolato. La vita comunque non lascia scampo quando decide che è il momento di cambiare, il momento di fare qualcosa che dia ad una vita fatta di cadaveri e omicidi su commissione un senso, e questo nuovo percorso avrà l’energia e il viso malinconico di Mathilda, una ragazzina scampata al massacro della sua famiglia avvenuto per mano di una banda di poliziotti corrotti, capeggiati dall’agente della DEA Stanfield, tossico, psicopatico, e decisamente senza scrupoli.
Mathilda verrà salvata da Léon, ne diventerà amica e pupilla.
Il rapporto fra Léon e Mathilda è l’incontro fra due destini simbiotici che pulsano in risonanza, che condividono complicità e convenzioni, senza la prigione di nessuna regola. Sono due entità energetiche, che si intrecciano in una
relazione fatta di Amore assoluto, in continuo scambio reciproco: dove c’è fragilità si materializzano forza e determinazione, dove c’è un assassino c’è anche l’uomo pronto a sacrificarsi per ciò che ha di più prezioso. Mathilda e Léon sono legati fra loro in profondità dal dolore accumulato, dall’indifferenza di un mondo che fin dall’infanzia li ha costretti ai margini.
Lo sfondo di questa favola metropolitana è rappresentata dalla realtà criminale delle strade, dalla corruzione delle istituzioni, dai quartieri malfamati di New York, tra palazzine che cadono in rovina e squallidi muri giallastri dove vita e morte si incrociano, si abbracciano e poi si lasciano, dove tutto è legale e niente è permesso.
L’opera di Besson è una vera e propria favola metropolitana dove amore, dolcezza e ingenuità entrano in collisione con la follia e la perversione di un mondo crudele e feroce. 

La preside di un istituto scolastico alla giovane Mathilda: "... devi smetterla di raccontarmi bugie, Mathilda. Voglio che tu provi ad avere fiducia in me. Ora, dimmi che cosa ti è successo". Mathilda alla preside: " ...Ok. La mia famiglia è stata sterminata dagli agenti dell'Anti-Droga, a causa di un problema di roba. Io sono venuta via con l'uomo più strepitoso che esista sulla terra; era un sicario. Ma è morto stamattina... e, se lei non mi aiuta, io sarò morta entro stasera".




Nessun commento:

Posta un commento