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giovedì 17 agosto 2017

La Repubblica degli Eguali di Babeuf

"La proprietà è la sorgente più importante di tutti i mali che pesano sulla società ... Il sole brilla su tutti, e la terra non è di nessuno. Orsù, dunque amici miei, turbate, sconvolgete, buttate all'aria, questa società che non è per voi. Prendete, dove che sia, tutto ciò che vi abbisogna. Il superfluo appartiene di diritto a chi non possiede nulla".
"Sgozzate senza pietà i tiranni, i patrizi, il milione dorato, tutti gli esseri immorali che dovessero opporsi alla nostra felicità comune!"
"La Repubblica degli Eguali, il grande asilo aperto a tutti gli esseri umani. Sono giunti i giorni della restituzione generale. Famiglie gementi, venite a sedervi alla tavola comune eretta dalla natura per tutti i suoi figli."  
( Babeuf, rivoluzionario francese, noto col soprannome di Gracchus, allo scoppio della rivoluzione si volse alla vita politica. Per le sue critiche ai nuovi privilegi che la politica del Termidoro aveva instaurato fu arrestato nel 1795.. Rilasciato nell'ottobre dello stesso anno, riprese l'attività politica avvicinandosi ai gruppi repubblicani e giacobini. Nel 1796 fondò con Buonarroti e Darthé una società segreta, La Società degli Eguali, con l'obiettivo di abbattere il Direttorio e instaurare una repubblica in cui la parità economico-sociale di tutti i cittadini sarebbe stata l'essenza di una nuova democrazia capace di fare a meno della proprietà privata e degli altri privilegi che generano discriminazioni e squilibri tra gli uomini. Attraverso questa organizzazione clandestina, capeggiata da un comitato centrale di salute pubblica, Babeuf svolse una vasta azione di propaganda tra i ceti popolari e nell'esercito. La sua azione mise capo a una cospirazione contro il Direttorio, la cosiddetta Congiura degli Eguali, che, scoperta per delazione di una spia, provocò l'arresto di Babeuf e di altri suoi compagni (1797). Nonostante la massiccia propaganda a carattere rivoluzionario, il movimento non riuscì ad assumere carattere nazionale, ma raccolse seguaci solo a Parigi, esaurendosi con il drammatico esito del processo in seguito al quale Buonarroti, Germain e altri furono condannati alla deportazione, mentre Darthé e Babeuf, condannati a morte, vennero ghigliottinati insieme il 28 maggio 1797).

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