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giovedì 24 agosto 2017

Immaginate un gruppo di bambini...

Non è facile nel nostro paese pensare e progettare una uscita dal sistema di istruzione statale e burocratico, per favorire la nascita di una scuola comunitaria e pluralistica, a-confessionale e aperta al mondo. Ma è, forse, l'unica strada percorribile per garantire fin da ora a noi stessi e a i nostri figli un mondo on po' più giusto e libero.
Immaginate un gruppo di bambini e bambine in un ambiente in grado di stimolare la loro curiosità; immaginateli liberi di decidere come passare il tempo, quali oggetti adoperare e con quali persone interagire e soprattutto, pensateli emancipati dalla ricerca di una approvazione esterna a loro stessi. Forse giocheranno, probabilmente disegneranno o, quasi sicuramente, litigheranno, di sicuro staranno imparando qualcosa. Ognuno, muovendosi, lascerà dietro di sé una scia colorata che si incontrerà con quella degli altri bambini per dare forma ad un immagine piena di intrecci di colori e di movimento.
Inizialmente questa visione  sarà difficile da mettere a fuoco, perché non capita spesso di trovarci in una situazione in cui l'adulto non controlla, programma o dirige, anche da lontano oppure inconsciamente, l'attività dei più piccoli.
Invece scrutando più a fondo questa rappresentazione si potranno individuare gli scambi che ogni incontro tra bambini comporta, gli spazi e le pause  che ogni bambino può prendersi senza che questo crei disturbo ad altri si scoprono insomma, un armonia e una ricchezza, sinonimi di vita e di curiosità.

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