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giovedì 1 dicembre 2016

L'essenza stessa della democrazia diretta

Il ricatto tecnologico che pesa sul presente accomuna nella perplessità di tutti gli uomini che vogliono godere della vita al meglio delle loro possibilità.
Il governo di una società umana non può più permettersi di non avere al centro delle proprie preoccupazioni l'uomo stesso.
Una volta rimessa al centro la soggettività degli esseri umani, diventa urgente che la parola democrazia ritrovi il senso, ma anche la poesia, della sua etimologia storica. Ii governo del popolo non può essere che quello di individui liberi. La democrazia deve avere la pretesa di difendere tutti i diritti tra di loro e gli uni contro gli altri.
La pubblicità della merce che si vanta di sponsorizzare la democrazia, in realtà l'avvelena per vendere poi il suo cadavere imbalsamato. In un mondo in cui le tecniche di manipolazione sono raffinatissime e capillari, la creazione di un gregge maggioritario è un caso tanto frequente che la difesa strenua della scelte minoritarie diventa un elemento fondamentale di una società fondata su una resistenza strutturale all'addomesticamento. Poiché ogni forma burocratizzata di rappresentatività si trasforma in dittatura spettacolare della maggioranza, si deve rifiutare la delega prolungata del potere decisionale pur accettando una dose di rappresentatività resa inevitabile dal numero di individui coinvolti.
In una  società della gratuità, l'intensità dei controlli che oggi l'economia dedica ossessivamente all'obbiettivo di far pagare fin all'ultimo centesimo il prezzo degli esseri e delle cose sarà invece dedicata amorevolmente alla vigilanza della libertà di ciascuno, unica garanzia della felicità di tutti.
Riprendendo una sensibilità che certe tribù guerriere del Nord America avevano già spontaneamente sviluppato, nessuna autorità decisionale deve potersi stabilire al di là di una funzione puntuale. Nessun capo deve risultare tale nella vita quotidiana del gruppo: la sola autorità, riconoscibile più che riconosciuta, è quella naturale che secerne l'umanità di ciascuno, la sua esperienza la sua qualità avverata. Una autorità, che non concede privilegi, che non ha valore gerarchico, che non si può capitalizzare ma di cui si può godere fraternamente. In questo consiste l'essenza stessa della democrazia diretta.

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