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giovedì 10 dicembre 2015

VISIONE PER ME di Pier Felice Stefano Castrale

Io - poeta od assassino - non me ne importa nulla
girando per le strade - incatenato ai lampioni
versando fiumi di laccrime
e di parole spese male
di spianate silenziose - di cerchi ottonati
di effetti cromatici  intorno alla testa
in danze spiritose
come folletti vaganti sulla scia dei tuoi capelli
aspettando il mezzogiorno dei colpi di cannone
in camere d'affitto filtrate dal sole
in barlumi violenti di chiarezza
fra la pazzia metropolitana
nel fatalismo della zanzara sul granoturco
vagabondo lungo il fiume
sulla riva degli alti cipressi
tombini stradali fumanti di freddo
nella ferrovia sotto la mia cucina
contando le ore al passaggio dei rapidi
o nell'immobilità dei gabbiani - durante la mareggiata
forse anche nei cantieri
desolati nella pausa di mezzogiorno
o in un pò di coraggio - girar di testa - situazioni
e forse saprò il sapore della mia esistenza
dei miei fucili puntati
dei miei occhi accesi
o nascosti dalle mie 100 ciglia finte
degli sguardi gelidi buttati in strada.

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