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giovedì 4 giugno 2015

THE EAST di Zal Batmanglij

La versatile attrice Brit Marling, trentunenne interpreta Jane, ex agente dell'FBI diventata spia modello per una grande agenzia di spionaggio industriale. La storia ha inizio quando la donna viene incaricata di infiltrarsi in un collettivo anarchico autore di attacchi eco-terroristici chiamato The East, per identificarne i componenti. Votata al suo lavoro Sarah (nome di battaglia) esegue il suo compito con estrema professionalità e il necessario distacco, senza mettere in conto il coinvolgimento emotivo che questo nuovo compito le chiederà. Trascinata a vivere nascosta con questi strani individui in mezzo a un bosco, in una realtà estranea, fatta di anacronistici rituali hippie e privazioni Sarah si troverà costretta a un'immersione totale in una natura ferita da un'umanità egoista che è esattamente ciò che questi rivoluzionari vogliono sfidare.
La donna capirà infatti che, seppur guidati dall'atavica legge
Zal Batmanglij
dell'occhio per occhio dente per dente e quindi anche da una sorta di desiderio di vendetta, questi attivisti compiono tutti i loro raid spinti da una impellente necessità di giustizia e verità. Capirà come questi anarchici vogliano al tempo stesso punire i padroni e i manager delle grandi multinazionali farmaceutiche o chimiche, responsabili di grandi disastri ambientali e di danni alle persone, e al tempo stesso salvare migliaia di persone dai danni da questi provocati. Nel loro mirino ci sono imperi costruiti senza scrupoli e in nome del solo dio denaro che mettono sul mercato medicine che provocano danni irreparabili e aziende che riversano le loro scorie cancerogene nelle acque di tranquille cittadine di provincia causando malattie e morti. 

The East diretto dall'americano Zal Batmanglij, alla sua seconda regia. Molto apprezzato al Sundance Film Festival, dove è stato presentato, il film è stato scritto a quattro mani (come il precedente) dal regista e dalla protagonista Brit Marling.
The East ci mostra due visioni del mondo lontane e contrapposte. Da un lato il sistema, guidato dal profitto, divenuto oracolo assoluto di un capitalismo aggressivo e senza scrupoli, pronto a mettere a rischio la salute delle persone per servire l’interesse particolare. Dall’altro la protesta, portata avanti attraverso azioni terroristiche e dimostrative, per smontare, denunciare e punire i responsabili di un mondo confuso e impazzito. Da un lato il progresso infinito, acritica e ingenua misura del vivere contemporaneo; dall’altro la decrescita felice, utopico modello di sviluppo anti-sistema. 
Certi passaggi del cinema americano riescono ancora a sorprenderci. Abituati alla visibilità debordante dei film merchandising rimaniamo meravigliati di fronte a certe opere che pur continuando a ragionare all'interno di un sistema dominato dal profitto riescono a ritagliarsi lo spazio sufficiente per raccontare l'altra America, quella sparita dalla schermo per far posto ad effetti speciali e scontate amenità.
Siamo The East. Siamo la tua sveglia del mattino e non ci nascondiamo mai da te. Noi siamo te. Siamo il momento in cui sei sceso dal tapis roulant e hai iniziato a correre sotto il cielo. Siamo la prima volta che hai baciato qualcuno che ha risposto al tuo bacio. Siamo la notte d’insonnia, la notte che hai guardato il soffitto e hai pensato: Tutto qui? È questo il meglio che la vita può offrirmi? No, hai dentro una libertà che non conosce paure".



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