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giovedì 19 febbraio 2015

ANGOSCIA – Kollettivo

Quando messi al muro da un’assurda logica di giudizio
Quando messi al muro da una schifosa potestà accusatrice
Quando c’è ancora chi specula sulla malinconia
Una massa di infami mi vuole togliere l’anima
Una massa di bastardi mi detta i miei diritti
Una massa di dementi applaude al boia di tutti
Aspettando un’altra tempesta di condanne e di doveri
Poche illusioni ormai ed anche ad alto prezzo
Con la testa spaccata sotto il televisore
Con le mani schiacciate sotto il trono di un potere
Un pensiero fulmineo, pochi amici, una ragione
Vino, birra, grida, urla, protesta, ribellione
Come dentro una morsa d’acciaio che dà morte lenta
Un tumulto di sentimenti guida la mia sensibilità
E il mio occhio infuocato veloce nel silenzio
Che sprizza lacrime di rabbia sopra il cemento
Il mio cuore squarciato, la mia mente bollente
Ma i miei nervi accesi sopra la confusione
Tutto grida in me: “voglio il crollo dei vostri concetti”

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