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giovedì 20 novembre 2014

Per una vacanza d’evasione da S. Vittore all’Ucciardone

Grazie alla benevolenza di un ministro di polizia, quale da molti anni (40?) non si ricordava, il problema delle vacanze, assillo periodico della nostra gioventù, è stato, per una parte consistente di giovani (non si conosce ancora la cifra ufficiale) felicemente risolto.
Non più spiagge affollate e prezzi proibitivi, ma lunghe e riposanti giornate al fresco dei nostri rinomati bagni penali.
La gamma (gamma) a disposizione è veramente varia: si và dal castello medievale, all’antico austero convento francescano, allo splendido scenario di pittoreschi picchi marini, ma anche chi vuole restare in città non viene certamente deluso.
I reclusi più fortunati, oltre al vitto e all’alloggio gratis, potranno usufruire dei numerosi servizi particolari che lo Stato mette generosamente a loro disposizione. Sedute periodiche, collettive o individuali, di massaggio per chi vuole mantenere alto il livello fisico (molti nostri angeli di custodia sono appositamente addetti a questo compito) lunghi periodi di vero isolamento in apposite celle serviranno a restituire il naturale equilibrio ai troppo esuberanti, per coloro che hanno la cella in direzione del sole, un’occasione veramente eccezionale: potranno in breve ostentare la famosa abbronzatura a scacchi che, si dice, furoreggerà tra poco. E/ saltanti balzi di temperatura per i detenuti in zone montane corroboreranno il fisico e il morale (non dimentichiamoci del morale). Insomma veri e propri paesi della cuccagna di cui la nostra penisola è veramente costellata. Si spiega così la frenetica corsa alla galera che ha portato in breve al tutto esaurito; ma gli altri giovani non si scoraggino! Il sopracitato ministro ha promesso un posto per tutti coloro che ne fanno implicitamente richiesta.
La prassi è abbastanza semplice: farsi notare a qualche manifestazione (meglio funebre) o incappare nei numerosi trabocchetti legislativi in continuo e confortante aumento; ma anche il caso ha spesso un ruolo determinante: il proprio nome su un’agenda rappresenta una chance notevole!
Quindi non disperino i giovani anche perché è imminente una grossa sorpresa: il FERMO GARANTITO!!! Almeno 48 ore di sana conversazione a tu per tu con i più famosi servitori del regime e chissà… questo è il primo passo…
(COSPIR/AZIONE, un foglio per respirare insieme, Torino 1977) 

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