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giovedì 31 ottobre 2013

SOLO UNO SCIOCCO SI SCIOCCA

Solo uno sciocco si sciocca
A vederli passare. 
Di mestiere raccolgono fucili che cadono dalle mani dei cadenti e se lo passano.
Diteci voi i vostri, di mestieri, se ne avete il coraggio!
Fu così che arrivai dopo in piazza e chiesi a un vigile 
“il corteo dov’è”
“già andati” – mi rispose
“erano tanti?”
“uh, centomila …”
“ma violenze, sussulti, casini, turpitudini?”
“macché, tutta gente che lavora”.
E corsi alla rincorsa giù dal corso – lì li vidi passare belli e torvi, riconobbi Fosco e Ludmilla (bellissima lei, le bandoliere incrociate sul petto, urlava: “non è una tetta è una Berretta”) sciolta le trecce morbide scandiva il passo ognuno esibendo la cosa tra le dita, mia figlia cantilenò
“44 magnum in fila per tre col resto di due …”
(Dario ha colpito ancora scrivendo sul diario: “andai per amarli e li trovai che cospiravano”).
Cospirate, cospirate, qualcosa resterà..
Io cospiro col respiro – per controllare e sviluppare le mie emozioni – tu cospiri e non respiri egli respira e non cospira – ahimè – volevo tremare al vibrare delle tue ciglia e invece NON POSSUMUS 
“cossiga ridendo mores”
Dove sei finito Totò, ora che abbiamo bisogno di te.
(Wow,  Milano aprile 1977) 

  

3 commenti:

  1. Grandissimi!!
    Sto studiando (cercando di...) i movimenti del '77, il cui approfondimento non si trova mai da nessuna parte. E leggere questo post mi allarga il cuore :))

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  2. Dimenticavo ... è possibile ricevere via mail gli aggiornamenti?
    Grazie, Cinzia

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  3. grazie dei complimenti, fanno sempre piacere, curiosità: non comprendiamo la tua richiesta, visto che con il "COPIA-INCOLLA" puoi prendere tutto ciò che ti interessa dal blog, forse intendi ricevere per email altri argomenti sul 77?
    facci sapere

    ciao

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