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giovedì 1 agosto 2013

CELEBRAZIONE DELLA DISOBBEDIENZA


La disobbedienza civile o selvaggia è la sola risposta a tutto quanto si configura come potere... gli imbecilli regnano, ma non governano... la stragrande maggioranza di questi cretini non vale il lavoro di un cavatore di pietre, del tacco di cuoio tagliato a mano di un ciabattino o del bullone alla catena di montaggio di un operaio... lo sanno bene... non sono in grado nemmeno di prendere il tram, accendere il fornello del gas o distinguere una lampadina da una pignatta esplosiva... sono dei saprofiti della politica che sanno però imbrogliare i loro elettori e orchestrare connivenze con mafie d’ogni sorta... chi non è con loro è contro di loro e così si fanno complici di assassinii di magistrati onesti, giornalisti non prezzolati, ragazzi che manifestano nelle piazze il loro dissenso... sono il cancro della democrazia dello spettacolo e solo quando saranno estirpati dal corpo comunitario, si conoscerà finalmente la faccia pulita della giustizia sociale. La disobbedienza comporta una filosofia della ribellione e l’odio affilato contro la società organizzata in despoti e servitori... le dittature dell’odio (le democrazie del consenso e i comunismi di facciata) allevano schiere di abatini serventi e riservano loro le briciole dei banchetti del potere... gli uomini della disobbedienza non demordono però dai loro intenti di sovvertimento di questa pianificazione della storia e si prendono il diritto di manifestare il loro dissenso di fronte a qualsiasi accusa di sovversione contro i poteri dello stato... con tutti i rischi che questo comporta, compreso quello di rimetterci la pelle.

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