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giovedì 11 aprile 2013

Alloggio come merce


La società industriale è la sola che cerca di trasformare ogni cittadino in un residente che dev'essere alloggiato, e che pertanto viene sollevato dal dovere di quella attività sociale e comunitaria che si chiama 'abitare'. Oggi coloro che difendono la propria libertà di abitare o sono molto ricchi o vengono trattati come devianti.
Questo vale sia per quelli a cui il cosiddetto 'sviluppo' non ha ancora fatto dimenticare il desiderio di abitare, sia per le frange alternative, alla ricerca di nuove forme di abitazione tali da rendere il paesaggio industriale abitabile, almeno nei suoi punti deboli e di frattura. Sia i non modernizzati sia i post-moderni si oppongono al divieto della società all'autodeterminazione spaziale, e dovranno fare i conti con la repressione poliziesca del disturbo che creano. Saranno definiti invasori, occupanti illegali, anarchici e disturbatori, secondo le circostanze in cui affermano la propria libertà di abitare: indios che si installano in un terreno incolto a Lima; "favellados" di Rio de Janeiro che ritornano a occupare la collina da cui sono appena stati cacciati dalla polizia (dopo averla abitata per quarant'anni); studenti che sano trasformare in abitazioni le rovine del Kreuzberg a Berlino; portoricani che con la forza tornano a occupare gli edifici bruciati e murati del South Bronx. Saranno tutti sloggiati, non tanto per il danno che arrecano al proprietario del terreno o perché rappresentino una minaccia per la pace o per la salute dei vicini, ma per la sfida che lanciano all'assioma sociale che definisce il cittadino come unità che ha bisogno di un garage standard. 
Sia la tribù di indios che scende dalle Ande per installarsi nei sobborghi di Lima, sia il consiglio di quartiere che si dissocia dall'ente cittadino preposto all'edilizia, sia gli squatter che contestano il modello oggi dominante del cittadino come Homo castrensis, (uomo acquartierato). Ma la sfida dei nuovi arrivati e quella dei disinseriti (unpluggers) provocano reazioni opposte. Gli indios si possono trattare da pagani, che debbono essere educati ad apprezzare la cura materna che lo stato si prende del loro bisogno di un tetto. Il disinserito moderno è molto più pericoloso: egli offre testimonianza degli effetti castranti del materno abbraccio della città. A differenza del pagano, questo eretico contesta l'assioma della religione civica sottostante a tutte le varie ideologie che solo superficialmente si contrappongono fra loro. Secondo questo assioma, il cittadino in quanto homo castrensis ha bisogno della merce chiamata "alloggio", Il suo diritto all'alloggio è sancito dalla Legge. il disinserito non si oppone a questo diritto, ma contesta le condizioni concrete in cui il diritto all'alloggio è in contrasto con la libertà di abitare. E questa libertà è per lui, quando vi è conflitto fra le due cose. più preziosa della merce alloggio, che per definizione è scarsa.

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