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giovedì 27 dicembre 2012

L'UTOPIA CAPITALISTA


Secondo l'Utopia capitalista, il capitale contemporaneo - concentrato su scala mondiale  e dotato ormai di cervelli collettivi, identificati negli apparati statali e nei vertici tecno-burocratici - è in grado di dispiegare una propria strategia globale, fondata sulla cogestione e sul coinvolgimento dei dominati. La miseria e la brutalità evidenti, riservata alle parti del mondo non ancora toccate dal progresso tecnologico e ai ghetti interni dei “diversi”, sono esibite spettacolarmente come minaccia e ricatto, ma esclude all'interno del blocco capitalista avanzato. Rinunciando al colonialismo e alla guerra tra Stati nazionali, il capitale estende a tutti la partecipazione,  giungendo a sussumere l'interiorità stessa del popolo senza confine dei suoi schiavi.
Tutta la vita dei proletari, compreso il tempo libero dal lavoro, che in precedenza veniva semplicemente ignorato, diventa oggetto dello sfruttamento. Dal momento in cui il capitale riesce imporre compiutamente la socializzazione del credito - vendite a rate, mutui, cambiali etc. -, la compravendita della forza-lavoro conquista tutto lo spazio e tutto il tempo della sopravvivenza dei proletari: il salario serve per pagare la sopravvivenza dell'anno passato, acquistata a credito. Il proletariato si trasforma in medium dell'estrazione del plus valore nelle ore passate sul luogo di lavoro, mentre, per tutto il resto del tempo, le sue qualità, i suoi bisogni e desideri si trasformano in materia estrattiva. Il linguaggio della persuasione occulta diventa la coazione che trasforma tutti i bisogni umani in bisogni dell'apparato produttivo, capovolgendo la legge della domanda e dell'offerta. L'universo produttivo determina ogni momento della sopravvivenza del lavoratore-consumatore, agganciandolo alla catena merce-desiderio-sublimazione in ruoli e obblighi sociali. Nello stesso tempo, la scienza – accumulazione dei significati dell'esperienza di tutti – organizza lo spettacolo del regno delle macchine come regno dell'unica libertà possibile.

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