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giovedì 8 settembre 2011

BUENAVENTURA DURRUTI parte seconda



Il mattino del 19 luglio il VII  reggimento d'Artiglieria si scontra sulla Diagonal con un gruppo di operai che, con pistole e granate, arresta la sua avanzata. 
Il reggimento di Pedralbes occupa piazza della Catalogna. S'impossessa della centrale telefonica e dell'hotel Colon, ma non può progredire sulle Ramblas al fine di congiungersi con le unità ribelli che presiedono il porto. Occupata piazza di Spagna, il reggimento di Montesa è costretto a indietreggiare di fronte a un contrattacco operaio. Un caporale sprona allora i suoi compagni che puntano le loro armi contro gli ufficiali.
Nello stesso istante, gli scaricatori di Barceloneta costringono alla ritirata il reggimento d'artiglieria di Montaiia. 
Sul Paseo di Gracia, il reggimento di Santiago è immobilizzato da un fuoco di sbarramento ed è costretto a ripiegare nel convento delle carmelitane. La rambla Santa Monica si trova sotto un tiro incrociato fra i palazzi del governo e la caserma Atarazanas.
Dopo quattro ore di combattimento, la sollevazione militare sembra ormai vinta. Un po' ovunque i soldati fraternizzano con il popolo e gli operai prendono possesso, uno dopo l'altro, delle posizioni dei golpisti.
Durruti dirige i combattimenti che si svolgono in piazza della Catalogna. Ascaso dal suo stato-maggiore di piazza dell'Arco del Teatro, coordina gli scontri, inviando rinforzi nei punti più
deboli.
Nella strada la folla aumenta sempre più. Nella caserma Pedralbes, ribattezzata Bakunin, viene costituito un Comitato di guerra.
I militari che occupavano piazza della Catalogna, brulicante di operai, sono costretti a ritirarsi nell'hotel Colon. Non tarderanno ad arrendersi. Contemporaneamente ha luogo l'assalto, guidato da Durruti, contro la centrale telefonica. Molti militanti vi muoiono fra cui Obregon, segretario dei gruppi anarchici.
Dopo un sanguinoso corpo a corpo,la centrale cade nelle mani degli operai.
Alle 16,30 truppe lealiste iniziano a  bombardare il quartiere generale dei militari.
Il Generale Goded comandante in Capo dei golpisti, si arrende. I soldati delle caserme Santiago,del Parco e dei Depositi, come quelli della fortezza di Montjuich e della base aereonavale, si ribellano contro gli ufficiali.   
Si costituiscono comitati di soldati e di operai, controllati dalla CNT, che ha perso più di 500 militanti nei combattimenti. L’indomani mattina, gli ultimi golpisti che resistono sono gli assediati del convento delle carmelitane, rapidamente Incendiato dagli operai, e quelli della caserma Atarazanas, assaltati da un gruppo di franchi tiratori,fra i quali si trova Francisco Ascaso, il quale viene colpito in piena fronte morendo sul colpo. Durruti, sconvolto per la morte del!'amico, corre verso la caserma. Impressionati gli altri combattenti lo seguono. I militari terrorizzati da questa marea umana issano bandiera bianca.
Alle 13 del 20 luglio Barcellona hanno vinto i fascisti. Purtroppo questi si sono ormai impadroniti di altre città, come Saragozza. Madrid invece è rimasta sotto il controllo de governo legale.
Companys, presidente della Generalità della Catalogna, propone agli anarchici, padroni della situazione, di spartirsi il potere insieme ai repubblicani in seno al comitato centrale delle milizie. I leader della CNT, di fronte al pericolo fascista, accettano di collaborare. Durruti non vi consente che "provvisoriamente, vale a dire fino alla liberazione di Saragozza, perché questa, aprendo la via al Nord, assicurerà il trionfo della rivoluzione.
Durante la sua prima riunione, il comitato centrale delle milizie decide di formare colonne di miliziani che partiranno per l'Aragona - e la prima sarà guidata da Durruti.

Continua

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