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martedì 22 marzo 2011

PUNX TORINO LE ORIGINI

Le prime iniziative del nostro sparuto gruppo di punks anarchici torinesi partono dall’esigenza di farci sentire, di far sapere che esiste la voglia di essere “contro”, la voglia di comunicare/urlare, vestirsi fuori da tutti gli schemi conosciuti, pur rendendoci conto dei limiti che il punk stesso ha in se.
 Il primo volantino “ufficiale” risale al Marzo 82, distribuito ad un concerto dei Tuxedomoon, contro i prezzi elevati dei concerti, ma soprattutto per “pubblicizzare” che i punks vogliono un posto, uno spazio autogestito. La nostra non era una proposta speranzosa o una speranza ingenua; sappiamo benissimo di non essere in grado di occupare qualche locale, ma l’importante è che la gente smettesse di pensare ai punks come fascistelli, dementi o altro. In quel periodo la scena punks era molto eterogenea e non era facile unire le esigenze di tutti. Si gestiva la discoteca per una sera la settimana, ci si trovava in giro, ma si aveva l’esigenza ormai di avere un locale, un posto dove trovarci. La sede anarchica di via Ravenna era l’unica situazione disponibile che non ci facesse sentire “quelli che bisogna capire perché forse anche il punk ha qualche cosa di buono”.
Cominciamo a trovarci tutte le settimane e alla fine del maggio 82 riusciamo ad organizzare il primo concerto autogestito “CONTRO LA DISPERAZIONE URBANA”, in un centro d’incontro a Torino. Fu questo il primo momento di comunicazione, la prima grossa uscita del punk politico nella nostra città, con una discreta affluenza di pubblico. Fu anche un momento molto importante all’interno del nascente collettivo per prendere le distanze da chi il punk lo viveva esclusivamente in un modo musicale o come nuova moda. Le discussioni tra noi non mancavano e non è stato affatto facile raggiungere la compattezza che c’è ora. Veniamo da esperienze molto diverse e quasi nessuno da esperienze politiche precedenti.
Da allora le cose sono andate sempre meglio; sono stati organizzati cinque concerti autogestiti in meno di un anno che oltre a quello già citato, sono: “Punk oltre la musica” (19/9), “Punk contro Comiso” (12/11), “Concerto per l’Autogestione” (febbraio 83),”Contro il monopolio delle case discografiche”(23/4/83) e inoltre qualche fanzine (anche se nessuna ha avuto purtroppo seguito), alcuni demo-tapes, e una serie di volantini distribuiti per evitare di ghettizzarci, che vanno da una critica pubblica a Radio Flash ad una protesta contro l’aumento del biglietto ATM.
Attualmente il collettivo sta crescendo notevolmente, riuscendo a riunirci settimanalmente, non solo noi di Torino, ma anche dei punks che vivono nell’hinterland.
L’ultima iniziativa è stata la creazione di una etichetta indipendente, la “CONTROPRODUZIONI” per la quale è già uscito il primo disco di un gruppo di Torino, chiaramente facente parte del collettivo PUNX. I soldi per la realizzazione del disco sono stati presi in gran parte dai concerti organizzati in precedenza, mentre il resto del gruppo stesso che ha inciso. Con il ricavato della vendita verrà finanziato il prossimo disco che verrà prodotto… e così via.
Abbiamo gusti, modi di essere, di suonare, di vivere giustamente diversi, ma questo non disturba molto. Non ci interessa far rinascere un “movimento”, ma di reagire, ognuno in modo strettamente personale, alla repressione fisica e psichica che ci perseguita anche al cesso.
(Archivio Bodos, 1983 )

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